Per essere definiti resilienti si deve affrontare un’esperienza traumatica e superarla.
Ho conosciuto un ragazzo che all’età di 16 anni ha iniziato ad occuparsi, assieme al padre, della madre rimasta vittima di un grave incidente stradale.
Ha imparato a svolgere le faccende di casa e ad accudire la madre. Dopo un po’ che parlavamo mi ha detto: “Sa penso di essere più maturo dei miei coetanei visto l’esperienza che ho vissuto. All’inizio non è stato facile, poi con l’aiuto anche di mio papà ho imparato a fare cose che il resto dei miei amici non si sogna nemmeno di fare.”
Un ragazzo molto più maturo rispetto ai coetanei ma non solo.
Un’esperienza così avrebbe potuto mandarlo in crisi considerata l’età, invece ha prodotto in lui una crescita psicologica che oggi lo fa sentire più sicuro di se stesso, più efficace nell’affrontare situazioni nuove.
Ci sono stati momenti di crisi, ci mancherebbe, ma non hanno preso il sopravvento.