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Nuove disposizioni sulla comunicazione dati pazienti

Il 1° settembre 2016 il Ministro dell’economia e delle Finanze ha emanato un Decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2016, che obbliga gli iscritti agli albi professionali e quindi anche gli psicologi alla trasmissione telematica delle spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche (pazienti) al Sistema Tessera Sanitaria.

Tale trasmissione viene fatta ai fini dell’elaborazione del 730 precompilato o dell’Unico precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate, con la precisazione che comunque non verrà scritto “spese per la psicoterapia”, ma riportato solo un importo totale che andrà a sommarsi alle altre spese mediche accumulate nel 2016.
I dati risulteranno comunque accessibili ai soggetti ai quali il paziente è fiscalmente a carico (ad esempio, coniuge).

Ai sensi di quanto stabilito dal DM 31.7.2005 e della normativa sulla Privacy ex Art. 7, D.Lgs. n. 196/2003, il paziente può esercitare l’opposizione all’invio dei dati prima dell’emissione della fattura, tramite esplicita richiesta verbale che sarà annotata nella fattura stessa.
Importante e consigliabile è rivolgersi al proprio commercialista o consulente che potrà dare consigli mirati.

A questa decisione si è giunti dopo aver sentito il parere dell’autorità garante per la protezione dei dati personali, ma tutt’oggi le specifiche tecniche e le modalità operative di trasmissione dei dati non sono ancora state approvate e pubblicate, per cui al momento i professionisti non possono attuare queste nuove disposizioni.

Il Decreto è retroattivo dal 1° gennaio 2016 in modo da poter utilizzare i dati ai fini della compilazione dei modelli 730/2017 e Unico 2017 PF da rendere disponibili entro il 15 aprile 2017.

 

About the author

Emiliano Guarinon

Sono psicologo, amo questo lavoro e la possibilità di utilizzare le competenze acquisite nel corso degli anni per aiutare le persone a trovare nuove soluzioni alle difficoltà che possono sorgere nel corso della vita. Credo che le persone non siano isole ma, con la loro unicità, parte di qualcosa di più grande. La psicologia può fornire un nuovo filtro di osservazione, da cui ripartire per raggiungere nuovi obiettivi e scoprire il proprio “posto nel mondo”. La bellezza non sta nella meta, ma nel percorso fatto per raggiungerla.